Cuore di ghepardo by Mathilda Blake

Cuore di ghepardo by Mathilda Blake

autore:Mathilda Blake [Blake, Mathilda]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mondadori
pubblicato: 2021-07-12T12:00:00+00:00


13

Il mare si stagliava scuro e spumeggiante attorno alle isole della Manica. La nave aveva appena passato Guersney, ma dalla fiancata di sinistra la visibilità arrivava alle coste della Normandia, dove l’abbazia del Mont Saint-Michel si ergeva verso il cielo nella sua imperturbabile magnificenza.

Duke scosse la testa con un sorriso rassegnato, mentre cercava di schiarirsi le idee. Le ultime tre ore avevano stupito anche lui, che di solito non era facile alla sorpresa. Era successo tutto così in fretta… Quando finalmente l’ottonaio Garod era riuscito a raccontare della donna salita a bordo per il capitano, non avrebbe mai immaginato che si trattasse di Eva van der Meer. Invece era proprio lei. Se l’era ritrovata anche su quella dannata nave!

Ricordava ancora la risata di Jon davanti alla sua faccia allibita, quando Garod aveva detto che la signora “viola” dalle grandi poppe era della società zoologica.

“Società zoologica?” aveva ripetuto il suo amico Lupo di Mare, voltandosi a guardarlo con un sorriso divertito e pieno di allusioni. “Non è che forse aspetta te, la nostra Viola dalle grandi…?”

“Dov’è?” lo aveva interrotto Duke chinandosi su Garod.

“Nel locale di servizio…”

C’erano almeno quattro locali di servizio e diversi sgabuzzini a bordo: trovarla non era stato così immediato, anche perché l’ottonaio era andato di nuovo in confusione. All’inizio aveva detto di averla sospinta nel locale tecnico appena sotto coperta, poi nel bugigattolo delle scope nel mezzanino e dopo ancora nella dispensa dietro al ponte di comando. Quando alla fine l’avevano individuata, era passata almeno mezz’ora. Ma la cosa peggiore era che l’avevano trovata priva di sensi, al buio quasi completo, accasciata a terra in una nuvola di stoffa indaco.

Duke aveva avvertito la stessa stretta al cuore che aveva provato solo un’altra volta nella vita, molto tempo prima, quando aveva capito che Sarah era in pericolo… Ma poi lei, forse stimolata dalla luce improvvisa che l’aveva investita quando avevano aperto la porta, aveva bofonchiato qualcosa, e il sollievo lo aveva fatto sorridere. Le si era precipitato accanto, si era accosciato e l’aveva sollevata per le spalle, delicatamente.

“Per la miseria, Duke” aveva commentato intanto il comandante “è veramente un gran pezzo di…”

“Jon, chiudi quella fogna e…”

Eva, nel frattempo, si era aggrappata a lui con una strana familiarità. “Von Lionberger… ” aveva sussurrato. “Guardate che sono qui solo per l’incarto… l’incontro…”

Quel suo blaterare lo aveva fatto sorridere di nuovo. La signorina Van der Meer non si smentiva mai: nemmeno riusciva a esprimersi e già voleva avere l’ultima parola.

“Sono qui solo per la documentazione” aveva detto infatti un attimo dopo, tutto d’un fiato. Una pausa. “Ma… d-dov’è che siamo?”

“Eva…” si era limitato a replicare, frugandola con gli occhi.

Se solo un giorno prima qualcuno gli avesse raccontato che si sarebbe sentito così, non gli avrebbe creduto. Invece aveva provato un’emozione indefinibile, proprio lì, al centro del petto, come un calore senza origine, eppure tanto tangibile da destabilizzarlo.

“Cosa mi… è successo?” A quel punto, lei si era portata una mano alla tempia destra sottolineando il vistoso rigonfiamento causato da un qualche colpo. “La



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